Lo certifica l'Istat

Giunto alla quinta edizione, "Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo" offre un'ampia e articolata produzione di indicatori aggiornati e puntuali, che riguardano aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del nostro Paese. Attraverso confronti internazionali e territoriali essi consentono di valutare in modo comparativo la collocazione dell'Italia nel contesto europeo e di individuare le differenze regionali che la caratterizzano.

Gli indicatori, raccolti in 19 settori per un totale di 118 schede, si possono consultare, scaricare su un foglio elettronico, approfondire grazie ai link presenti in ogni pagina. È inoltre possibile navigare tra i diversi indicatori in modo interattivo, attraverso innovativi strumenti di visualizzazione dinamica. In questo modo l'Istat si pone all'avanguardia tra gli Istituti nazionali di statistica nell'uso delle nuove tecnologie per la diffusione e la comunicazione dell'informazione statistica.

Il capitolo sulla sanità indica che la spesa sanitaria pubblica è di circa 112 miliardi di euro, molto inferiore a quella di altri importanti paesi europei; essa corrisponde al 7,1% del Pil e a 1.842 euro annui per abitante (2011).
Le famiglie contribuiscono con proprie risorse alla spesa sanitaria complessiva per una quota pari al 19,5%. La spesa sanitaria delle famiglie, che rappresenta l'1,8% del Pil nazionale, ammonta a 909 euro per famiglia nel Mezzogiorno e a 1.163 euro nel Centro-Nord.
In tutte le regioni, tra il 2002 e il 2009 si è verificata una convergenza verso la media nazionale del numero di posti letto ospedalieri per mille abitanti, in discesa da 4,3 a 3,5.

Nel 2010 le regioni sono state interessate da circa 597 mila ricoveri ospedalieri di pazienti non residenti (8,2% dei ricoveri ordinari per "acuti"). I tumori e le malattie circolatorie si confermano le principali cause di ricovero ospedaliero, con differenze contenute a livello regionale.
In Italia, il tasso di mortalità infantile è di 3,4 decessi per mille nati vivi. Negli ultimi dieci anni il valore di questo indicatore ha continuato a diminuire su tutto il territorio italiano, raggiungendo valori tra i più bassi in Europa.
Le malattie del sistema circolatorio rappresentano la principale causa di morte in quasi tutti i paesi dell'Ue. In Italia, il tasso standardizzato di mortalità per queste cause è pari a 31,2 decessi ogni 10 mila abitanti, quello relativo ai tumori a 26,0 decessi ogni 10 mila abitanti, con valori maggiori negli uomini (35,7) rispetto alle donne (19,4). I tumori sono la seconda causa di morte dopo le malattie del sistema cardiocircolatorio sia in Italia sia nel gruppo dei 27 paesi Ue.
Nel 2011 i fumatori e i consumatori di alcol a rischio rappresentano, rispettivamente il 22,3% e il 15,5% della popolazione di 14 anni e più, mentre le persone obese sono il 10,0% degli over18.

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23 gennaio 2013