Fonte www.superabile.it - I siti web e gli strumenti on-line della Commissione europea sono veramente accessibili? O si può ancora migliorare? Emily O’Reilly, scrittrice e politica irlandese, mediatrice del Parlamento europeo, crede che molto ci sia ancora da fare. E per questo ha aperto un’inchiesta, perché “non sono ancora convinta che la Commissione stia facendo abbastanza per seguire le raccomandazioni della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità”, spiega in una lettera indirizzata al presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, il quale dovrebbe risponderle entro il 31 ottobre prossimo.

Ricorda O’Reilly che “la legislazione europea ha adottato la direttiva sull'accessibilità dei siti web degli organismi pubblici e delle applicazioni mobili. Sebbene la direttiva non si applichi ai siti web delle istituzioni dell'Ue , queste sono comunque incoraggiate a rispettare i requisiti di accessibilità della direttiva. Essa contiene anche una serie di misure utili – riferisce O’Reilly - come ad esempio una dichiarazione di accessibilità e un meccanismo di feedback, per garantire che un ente pubblico soddisfi tali requisiti. Mentre gli Stati membri hanno tempo fino al 23 settembre 2018 per recepire la norma nella legislazione nazionale, è importante che le istituzioni comunitarie inizino a prepararsi – osserva O’Reilly – Colgo quindi l’occasione per interpellare la Commissione in merito alle sue intenzioni in questo senso”.

O’Reilly rivolge quindi al presidente della Commissione una serie di domande, che costituiscono altrettanti suggerimenti e indicazioni: riguardano la possibilità di adeguare agli standard di accessibilità prioritariamente le sezioni e le informazioni più interessanti per le persone con disabilit; la fomraizone obbligatoria sull’accessibilità per il personale impegnato sui siti web; l’attività di pubblicazione e aggiornamento periodico di una “dichiarazione di accessibilità dettagliata, completa e chiara sulla conformità dei siti web e delle applicazioni mobili con le relative disposizioni”.

O’Reilly riferisce poi che “un membro del personale del Parlamento recentemente ha informato il mio ufficio delle sue preoccupazioni secondo cui la domanda online per il sistema di assicurazione contro le malattie congiunte non sarebbe accessibile alle persone con disabilità” e domanda: “.Come valuta la Commissione l'accessibilità di tali pagine?”.

Le risposte che riceverà, serviranno a O’Reilly per completarei l proprio lavoro di ricerca e valutazione dell’accessibilità dei siti e degli ambienti web della Commissione europea, per tornare eventualmente a richiederne l’implementazione e l’adeguamento agli standard previsti dalla normativa comunitaria.

18 luglio 2017