Fonte www.superabile.it - Lunedì il gran giorno della presentazione del sito paralimpico, all’indirizzo www.comitatoparalimpico.it, ove prendere tutte le informazioni sui Giochi, il programma gare, gli impianti.

Ma intanto diamo un’occhiata alle varie personalità che compongono la squadra paralimpica chiamata a onorare il Tricolore in Corea del Sud, dal 9 al 18 marzo prossimi.

L’Italia, che prenderà il volo diretto in Corea il 2 marzo prossimo, come si sa è presente con 25 atleti con disabilità, più 1 atleta guida, in quattro discipline: para ice hockey, snowboard, sci alpino e sci nordico. Il curling in carrozzina, infatti, non si è qualificato, come a Sochi 2014. Soprattutto, rispetto a Sochi, quando non arrivò alcun podio, la Missione Italiana è chiamata a invertire la rotta e dare il segnale di riscatto che tutti si aspettano. Portabandiera sarà Florian Planker, hockeista di 41 anni alla sesta partecipazione ai Giochi paralimpici invernali, le prime come sciatore alpino standing.

La provenienza geografica dei nostri campioni ricalca, gioco forza, il modello degli sport invernali nel nostro Paese: cioè gli atleti sono tutti originari delle regioni dell’arco alpino, al massimo si scende fino alla Toscana, con uno dei rider sulla tavola da neve.

Sono 17 i membri della squadra di para Ice hockey, reduci dal 6° posto a Sochi, e dal 5° posto mondiale: Gabriele Araudo, Alessandro Andreoni, Eusebiu Antochi, Bruno Balossetti, Gianluca Cavaliere, Valerio Corvino, Cristoph Depaoli, Sandro Kalegaris, Stephan Kafmann, Nils Larch, Gregory Leperdi, Andrea Macrì, Florian Planker, Roberto Radice, Gianluigi Rosa, Santino Stillitano, Werner Winkler. A loro toccherà la partita del debutto del torneo paralimpico, contro la Norvegia il 10 marzo a Gangneung. Quattro, invece, gli atleti dello snowboard: Roberto Cavicchi, Jacopo Luchini, Manuel Pozzerle e Paolo Priolo. Per loro doppia prova: boardercross e banked slalom Davide Bendotti, Renè De Silvestro e la coppia Giacomo Bertagnolli/Fabrizio Casal compongono il gruppo dello sci alpino, che gareggerà in tutte le specialità: Gigante, Speciale, Discesa Libera, Super G, Super Combinata.

Un solo atleta, invece, nello sci nordico: Cristian Toninelli, alla sua prima partecipazione ai Giochi Paralimpici. Per Cristian, gara sui 10Km, i 20Km e la sprint di fondo. È un gruppo che conta il 50% di atleti esordienti (13 su 26), con un’età media di circa 33 anni (nella scorsa edizione, Sochi 2014, l’età media della squadra azzurra era di circa 36 anni).

Il ringiovanimento della squadra è ancora più evidente nello sci alpino: in questa disciplina l’Italia si presenta con una età media di 21 anni contro i 33 anni della squadra che partecipò a Sochi 2014. La stragrande maggioranza degli atleti ha un’amputazione alla gamba per incidente stradale, tre i ragazzi con spina bifida nell’hockey, due hanno focomelia alla mano, uno è ipovedente e scende sugli sci seguendo la sua guida.

Tra i gusti musicali, soprattutto per ritrovare la carica giusta prima di scendere in pista, sicuramente vince il rock, mentre a tavola la fanno da padrone i piatti tipicamente nostrani, come pasta, pizza, frittate e tiramisù.

Se devono scegliere il luogo dove fuggire per la vacanza dei sogni, la maggior parte sceglie le mete calde, i mari e i paradisi tropicali, ma anche Giappone, Messico, USA, Australia.

Se hanno scaramanzie? Davvero pochi, ma per tutti o quasi il motto è ‘Volere è potere’, ‘Mai arrendersi’, ‘Inseguire sempre i propri sogni’. In bocca al lupo a tutti gli azzurri, e presto di nuovo su questi schermi.