Fonte www.edf-feph.org - ERASMUS+, il programma di punta dell'UE che promuove la mobilità educativa, deve migliorare notevolmente il coinvolgimento delle persone con disabilità. Di tutti i partecipanti ai programmi (compresi i suoi aspetti di formazione professionale e progetti di apprendimento), solo il 2,8% erano persone con disabilità.

I risultati sono stati anche peggiori nel filone più popolare del programma, che supporta l'istruzione superiore in semestri di spesa o anni all'estero, studiando in altri paesi dell'UE: solo lo 0,17% dei partecipanti ha avuto una disabilità.  

Ecco perché diverse organizzazioni, guidate dalla rete di studenti Erasmus, hanno creato l'Inclusive Mobility Alliance - una coalizione di istituti di istruzione superiore, agenzie nazionali ERASMUS+, organizzazioni per la disabilità (incluso EDF) e organizzazioni giovanili, con l'obiettivo di creare un'esperienza che sia inclusiva per le persone con disabilità.

L'Alleanza ha lanciato il suo report storico il 22 gennaio scorso, in un evento al Parlamento Europeo a BruxellesIl rapporto contiene 17 raccomandazioni, tra cui:

- Formazione di tutto il personale che lavora su ERASMUS + nella comunicazione inclusiva;

- Identificare le fonti di finanziamento per esigenze speciali e comunicarle chiaramente ai beneficiari;

- Creare un "ufficio inclusivo" nelle agenzie nazionali.

Il rapporto completo è disponibile qui (testo in lingua inglese).

L'incontro è servito anche a lanciare la Dichiarazione di Alleanza per la mobilità inclusiva (testo in lingua inglese), firmata da EDF.

Per maggiori informazioni, leggi il comunicato stampa di Erasmus Student Network (testo in lingua inglese).