Fonte Anffas Nordmilano - Anffas Nordmilano ha in atto la realizzazione di un progetto denominato "La Bella Compagnia", rivolto a persone con disabilità acquisita e destinato alla ricerca di un nuovo senso per la vita che riprende dopo un trauma fortemente invalidante. Un senso che va ricostruito a partire dal presente per respingere il rischio dell'egemonia del passato, con l'instaurarsi di una quotidianità fatta solo di ricordi e nostalgia. Le loro identità finiscono per coincidere con le patologie. Con il rischio che un servizio, e i suoi operatori, lavorino con la diagnosi, invece che con la persona. Ne deriva che per le persone con disabilità acquisita la vita non possa che rivolgersi al passato: a ciò che erano, a ciò che facevano, ai loro sogni prima del trauma che ha scolvonto le loro esistenze. Si ritrovano allora inseriti in attività volte ad impegnare il tempo, ma senza una reale possibilità di poter avere ancora un ruolo sociale attivo, magari utili per gli altri.

Questo progetto vuole invece connotarsi come la possibilità di trasformare il futuro in avvenire. Restituire avvenire significa qui restituire aspirazione e obiettivi.
"L'orologio non si è fermato"  è il motto che il gruppo La Bella Compagnia ha scelto proprio per ribadire che la vita deve continuare in modo significativo, costruttivo, con un senso di appertenenza e di utilità sociale. Non esiste solo il passato prima del trauma...

Il servizio opera per riportare le persone che ospita a relazionarsi con la realtà territoriale; gli ospiti devono trovare la possibilità di porsi attivamente all'esterno. Le attività stesse vengono progettate insieme agli ospiti. In riunioni settimanali con gli operatori vengoni ascoltate e discussse le proposte di ciascuno. Queste proposte scaturiscono dai loro desideri, dalle loro curiosità, dalle attitudini e dalle passioni che portano con sé dal loro passato prima del trauma o della malattia. Insieme si esegue un'analisi di fattibilità della proposta in termini di risorse economische necessarie e di reali potenzialità individuali.

Le attività sono le più svariate: partecipazione al progetto L-inc (che si propone di rendere la persona con disabilità protagonista del proprio percorso di vita), realizzazione di oggetti, laboratorio di teatro dell'oppresso, testimonianze nelle scuole, laboratorio di arti visive, escursioni... Consideriamo ogni attività che prende il via come posta all'interno di un periodo di prova di qualche settimana, Dopo di che, tutto il gruppo si ritrova per discutere di ciò che ha funzionato, dei difetti, delle sensazioni personali. Nessuna attività viene ritenuta intoccabile. Tutto può venire modificato o addirittura abbandonato e sostituito, se non piace o non mantiene le aspettative che smebrano doverne scaturire inizialmente.