Fonte www.superabile.it - È stata la splendida Sala delle Armi del Foro Italico di Roma a ospitare, giovedì 13 giugno scorso, la terza edizione dei Paralympic Awards, il premio indetto dal Comitato Italiano Paralimpico e assegnato agli atleti che, nella stagione 2018, si sono distinti per meriti sportivi, nonché tutti quei soggetti che, nel campo dell’arte, delle istituzioni, dell’informazione e della cultura in generale, contribuiscono alla crescita del movimento paralimpico italiano e alla diffusione dei suoi valori.
 
La serata, arricchita dalla presenza del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, dell’Amministratore Delegato RAI Fabrizio Salini e dai membri del Governing Board dell’International Paralympic Committee con a capo il Presidente Andrew Parsons, è stata condotta da Lorenzo Roata, giornalista RAI e ideatore dello storico programma SportAbilia dedicato al mondo degli sport delle persone con disabilità, coadiuvato dalla campionessa di scherma in carrozzina Beatrice BebeVio.
 
“Il Comitato Italiano Paralimpico non è solo un movimento ma un modo di pensare – ha dichiarato il presidente del CIP, Luca Pancalli – noi abbiamo l’obiettivo di cambiare la società civile attraverso i nostri campioni. L’essenza del mondo paralimpico è quella di essere portatori sani di valori positivi”, ha aggiunto Pancalli. “Da parte nostra stiamo facendo tutto il possibile per creare le condizioni affinché tutte le persone che vogliano fare sport lo possano fare”, ha detto Giorgetti.
 
“Vogliamo cambiare il mondo e vogliamo farlo attraverso lo sport – ha sottolineato il presidente dell’IPC Andrew Parsons – con i campioni paralimpici e con il loro esempio. Vogliamo un mondo più inclusivo”.
 
I primi premi assegnati nel corso della serata hanno valorizzato il ruolo del mondo della comunicazione, a partire dal solido rapporto tra CIP e RAI, con l’AD Salini che ha ritirato il ‘Premio Corto Televisivo’ per il documentario “I limiti non esistono” e Adriano De Maio, Dirigente Raiuno, che ha ricevuto il ‘Premio Programma TV’ per “La vita è una figata”. “La RAI è orgogliosa di fare questo percorso insieme al CIP – le parole di Salini – vogliamo diffondere messaggi e valori che sono la forza del movimento paralimpico”.
 
“Con questo programma dovevo ispirare delle persone – ha osservato Bebe Vio, conduttrice de “La vita è una figata” – in realtà sono io a essere stata ispirata”. Ad Auro Bulbarelli, direttore di Raisport, è stato assegnato, invece, il Premio ‘Testata Web’ per il sito online del canale. Il giornalista Franco Fava, a nome del Corriere dello Sport, ha ritirato il ‘Premio Testata Giornalistica’, mentre il ‘Premio Cinema’ è andato a “Niente sta scritto”, il cortometraggio diretto da Marco Zuin e prodotto da Pierino Martinelli, che racconta il viaggio umanitario in Africa con la Fondazione Fontana Onlus della campionessa di atletica paralimpica Martina Caironi: “E’ un riconoscimento bellissimo – ha dichiarato Martina – niente sta scritto è un motto che noi paralimpici dimostriamo ogni giorno”.
 
Subito dopo si è esibito il cantante Roberto Vecchioni, che ha vinto il ‘Premio Canzone’ per il brano “Ti insegnerò a volare”, scritto insieme a Francesco Guccini e ispirato alla vita umana e sportiva di Alex Zanardi, che ha ricordato che “nessun destino è più forte dell’uomo”.
 
Si è arrivati quindi alla fase dei Paralympic Awards dedicati agli sportivi. Il premio ‘Miglior Atleta Uomo’ è andato in realtà a una coppia, Giacomo Bertagnolli e la sua guida Fabrizio Casal, il duo di sciatori trentini che, nella categoria visually impaired, ha trionfato alle ultime Paralimpiadi Invernali di PyeongChang con due medaglie d’oro, una d’argento e una di bronzo. Assente Giacomo Bertagnolli, ha ritirato il riconoscimento Fabrizio Casal: “La nostra avventura è stata tutta un crescendo – ha ricordato Fabrizio – quando siamo partiti non eravamo nessuno e tanti ci dicevano che non ce l’avremmo mai fatta, invece, le nostre imprese rimarranno nel cuore di tutti”.
 
La campionessa di equitazione Sara Morganti si è aggiudicata il premio ‘Miglior Atleta Donna’, per le due medaglie d’oro conquistate ai Mondiali di Tryon: “E’ stato un anno bellissimo per me – ha commentato Sara – questo premio è merito anche, ovviamente, del mio cavallo; per entrambi è una grande rivalsa dopo quello che è successo ai Giochi di Rio”.
 
Dopo la Morganti è stata la volta del ‘Miglior Tecnico’, titolo vinto da Amauri Ribeiro, allenatore della Nazionale Italiana Femminile di sitting volley, un team giovanissimo che ha già ottenuto il quarto posto ai Mondiali in Cina. Ora il nuovo obiettivo, per le nostre giocatrici, è quello di qualificarsi alle Paralimpiadi di Tokyo, un traguardo che passa attraverso i Campionati Europei di Budapest del 15-20 luglio: “Abbiamo davanti a noi una grande sfida, difficile, perché in Europa ci sono tante squadre forti ma dobbiamo essere consapevoli che niente è impossibile. Noi cercheremo di portare la giusta positività per riuscire a ottenere questo risultato”.
 
Dopo l’esibizione della danzatrice Simona Atzori con la sua compagnia – con la Atzori che si è dichiarata “onorata di aver portato la danza nel mondo paralimpico” - è arrivato il riconoscimento alla ‘Migliore Squadra Femminile’, che è andato alla Nazionale Italiana di pallavolo sorde, argento ai Deaflympics di Samsun, in Corea.
 
Finale decisamente toccante per il premio alla ‘Miglior Squadra Maschile’, vinto dalla Nazionale Italiana di para ice hockey, quarta classificata ai Giochi di PyeongChang. Con l’occasione è stata ricordata la figura di Andrea Chiarotti, colui che, prima delle Paralimpiadi di Torino del 2006, introdusse questa disciplina nel nostro Paese, un campione dentro e fuori i campi di gara, vincitore di un oro e un argento europei, scomparso l’8 giugno del 2018. A lui è andato il ‘Premio Uomo Squadra’, riconoscimento ritirato dalla mamma Serena e dal fratello Guido.
 
“Sono orgogliosa di quello che ha fatto mio figlio”, ha dichiarato la mamma di Andrea Chiarotti. Orgoglio, per questo gruppo fantastico, anche nelle parole di coach Massimo Da Rin: “A PyeongChang abbiamo sfiorato il bronzo ma questa squadra ha ottenuto grandi risultati, in questi anni, per questo voglio ringraziare tutti i ragazzi, il Cip e la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio”.