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L'evento finale del progetto di Anffas Nazionale “AAA – Antenne Antidiscriminazione Attive” si è svoltonella mattinata di martedì 7 marzo, dalle ore 09:30 alle ore 13:00, su piattaforma online Zoom e in diretta streaming sulla pagina Facebook di @AnffasNazionale ed ha visto la partecipazione di oltre 200 persone.

Aperto con l’intervento del Presidente Nazionale Anffas, Roberto Speziale, che ha voluto sottolineare come di frequente le persone che subiscono discriminazioni non siano ancora in grado di riconoscerle e di contrastarle, cosa invece fondamentale per far rispettare i propri diritti, come famiglie e come persone con disabilità e che ha anche evidenziato come con “AAA” si sia cercato di promuovere il loro empowerment al fine di arrivare ad una reale cittadinanza attiva.

L’evento ha visto anche i saluti di alcune personalità istituzionali e non; erano, infatti, presenti Antonio Maria Caponetto, Capo Ufficio Politiche per la Disabilità,Alessandro Manfredi, presidente di Ledha - Lega per i diritti delle persone con disabilità APS che ha parlato di collaborazione e confronto propositivo, mentre Marco Espa, presidente ABC, e Vincenzo Falabella, presidente Fish (cui Anffas aderisce), hanno evidenziato rispettivamente l’importanza di dare sostegni concreti alle famiglie in questo particolare ambito, la disponibilità a collaborare in tal senso e la fondamentale partecipazione attiva delle famiglie e delle persone con disabilità in queste progettualità poiché, ha detto chiaramente il presidente Fish, “Le famiglie e le persone con disabilità non possono più non sapere”.

 Passando poi concretamente agli aspetti del progetto, dopo una dettagliata introduzione della dott.ssa Silvia Sanfilippo, collaboratrice di Anffas Nazionale, su tutto l’iter progettuale, è stato Marco Faini, componente del Centro Studi Giuridici e Sociali di Anffas Nazionale - dopo aver ricordato alcuni dei alcuni dei principi di fondo sanciti nell’ambito della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD) come il  “Rispetto della dignità e dell'autonomia della persona, non discriminazione, partecipazione alla vita pubblica” - ad illustrare il contesto di riferimento e i contenuti dei toolkit realizzati nel corso del progetto e rivolti rispettivamente alle persone con disabilità, familiari, attivisti, sportelli antidiscriminatori, operatori del settore giuridico e operatori dell’informazione, segnalando come proprio i toolkit siano stati pensati come una vera e propria cassetta degli attrezzi, come strumenti da tenere sempre a portata di mano e da aggiornare costantemente, da utilizzare come materiali di divulgazione, coprogettazione e sinergia con tutti coloro che si adopereranno sui temi della non discriminazione. Per visualizzare le slide presentate, cliccare qui

A conclusione dell'intervento di Marco Faini, è stato possibile ascoltare la testimonianza di Serena Amato, Vice Portavoce della Piattaforma Italiana degli Autorappresentanti in Movimento di Anffas (PIAM) e Leader degli Autorappresentanti di Anffas Ragusa di cui riportiamo un breve estratto “Molte volte sento ancora oggi parlare alcune persone di disabilità, utilizzando dei termini non proprio belli, come ad esempio handicappato, e vorrei che la società capisse che noi in primis siamo persone con una disabilità, abbiamo un cuore, una testa, delle emozioni, dei pensieri. Questi termini che ci fanno male non devono essere usati ma per fortuna oggi mi sento molto più forte.” 

Ha avuto invece come focus la Consultazione pubblica ed i suoi importanti risultati l’intervento della dott.ssa Roberta Speziale - psicologa psicoterapeuta e componente del Centro Studi Giuridici e Sociali di Anffas Nazionale - che ha illustrato nel dettaglio i contributi all’indagine delle persone con disabilità, delle famiglie, degli operatori e di altri soggetti terzi, andando poi a concentrarsi sull’impatto della Qualità della Vita e spiegando come, per quanto riguarda le persone con disabilità, dalla lettura dei dati e dal confronto diretto avviato da Anffas Nazionale all’interno del percorso formativo rivolto alle stesse, sia emerso che la maggioranza delle persone con disabilità che ha risposto alla consultazione ha valutato di avere meno diritti nei dominii dell'Inclusione sociale e dell'Autodeterminazione. Per visualizzare le slide presentate, cliccare qui

Decisamente interessante è stato altresì l’approfondimento da parte delle dott.sse Rachele Cera e Valentina Della Fina, ricercatrici ISGI, che hanno illustrato il Rapporto ISGI “Sviluppi e sfide nella normativa italiana in materia di tutela antidiscriminatoria alla luce del quadro giuridico internazionale ed europeo” appunto con una ampia panoramica sulla normativa esistente focalizzandosi in particolare sull’istituto dell’accomodamento ragionevole, la cui attuazione risulta ancora molto difficoltosa.

L'evento ha visto poi la testimonianza da parte di Anffas Cesena, ente legittimato ad agire ex L. 67/2006, con la partecipazione del Gruppo degli Autorappresentanti di Anffas Cesena e della Presidente dell'associazione, avv. Francesca Montalti che, a conclusione del percorso formativo, ha deicso di intraprendere le azioni necessarie all'attivazione, sul territorio, di uno Sportello Antidiscriminazione.

Tra i risultati attesi dalle attività progettuali, oltre alla realizzazione dei summenzionati toolkit, vi era anche quella della redazione di apposite Raccomandazioni ai decisori politici sui fenomeni discriminatori dal punto di vista normativo che sono state illustrate dall’Avv. Alessia Maria Gatto, componente del Centro Studi Giuridici e Sociali di Anffas Nazionale. In particolare si tratta di cinque Raccomandazioni che hanno come focus i temi dell’accomodamento ragionevole (introduzione nella normativa italiana della definizione di accomodamento ragionevole con previsione della modalità di adozione obbligatoria degli accomodamenti ragionevoli, previsione del rifiuto dell’accomodamento ragionevole come discriminazione in base alla disabilità a partire dalla L.n. 67/06, previsione dell’espresso riconoscimento normativo della discriminazione per associazione come discriminazione in base alla disabilità), degli enti legittimati ad agire (modifica e semplificazione delle procedure di individuazione degli enti legittimati ad agire e agevolazioni per il ricorso agli strumenti di tutela), e dell’introduzione di un sistema di raccolta dati sulla discriminazione in base alla disabilità. Per visualizzare le slide presentate, cliccare qui

L’evento si è chiuso la testimonianza di Silvia Caruso, mamma di un ragazzo con disabilità intellettiva, di Anffas Palazzolo Acreide e Comuni Iblei Mari e Monti che ha parlato a cuore aperto raccontando alcuni dei tanti episodi discriminatori che hanno colpito suo figlio e tutta la sua famiglia, nonchè di come è cambiato il suo modo di vedere il mondo che la circonda a conclusione del percorso formativo, come di seguito riportiamo "Cosa vuol dire essere attivista? Vuol dire osseravare la realtà che ci circonda misurandola ora con il metro della non discriminazione. Così oggi noto che il palco del Teatro cittadino è privo di una rampa d'accesso; questo di fatto esclude a priori che possano accedervi attori o relatori su sedia a rotelle, il che mi fa suonare una sorta di campanella. Occorrerà intervenire, palesando il problema, scrivendo e confrontandosi nelle sedi opportune con i vari responsabili a tutti i livelli"

Una chiusura di progetto importante, quindi, densa di contributi significativi ma soprattutto propositivi e di grande stimolo per le azioni future perché, come è stato più volte ricordato durante la mattina, questo progetto ed i suoi risultati rappresentano solo l’inizio di un percorso ancora da fare, un percorso che vedrà la collaborazione di tutti coloro che vi hanno preso parte ma non solo, anche di tutti coloro che dopo aver partecipato al meeting finale decideranno di attivarsi in prima persona per andare a contribuire alla concreta realizzazione dell’Agenzia Nazionale Antidiscriminazione decidendo di divenire “Attivisti Antidiscriminazione” e contribuire al raggiungimento di una società di pari diritti, pari opportunità e nessuna discriminazione.

É possibiile visualizzare il video dell'evento sulla pagina di Youtube di Anffas Nazionale, cliccando qui